L’allenamento funzionale è sempre più diffuso e praticato, ma forse non abbastanza conosciuto da tutti. Ecco allora 5 cose che dovresti sapere su questo tipo di allenamento.
1. Allenamento funzionale: cos’è esattamente?
L’allenamento funzionale è nato come attività destinata alla riabilitazione, con l’obiettivo cioè di far recuperare a una persona la funzionalità – motoria, muscolare, articolare ecc – perduta.
Come dice la parola stessa, un allenamento è considerato funzionale – in linea generale – se mira a migliorare le funzionalità dell’organismo. E con funzionalità si intendono le diverse azioni motorie che una persona deve svolgere nel proprio quotidiano. Ad esempio camminare, correre, ma anche piegarsi, fare un affondo, tirare, spingere.
Scopo dell’allenamento funzionale è lavorare soggettivamente sulle specifiche funzionalità migliorando i movimento e rendendoli sempre più efficienti.
2. Quali sono gli obiettivi dell’allenamento funzionale?
L’obiettivo principale dell’allenamento funzionale è supportare, migliorare e/o recuperare la funzionalità dell’organismo. Questo è il motivo per cui questo tipo di allenamento dovrà essere personalizzato e su misura, tenendo conto degli obiettivi, delle abitudini e delle condizioni fisiche individuali.
Il lavoro potrà essere orientato in senso propedeutico, come prevenzione del rischio d’infortuni, lesioni o perdita di funzionalità, o come recupero, come nel caso dell’allenamento funzionale a scopo riabilitativo, magari dopo uno stop.
Un allenamento funzionale si concentrerà dunque sugli schemi motori di base: forza, resistenza, velocità, mobilità e coordinazione.
Anche per questo il lavoro mirerà a coinvolgere più gruppi muscolari contemporaneamente nello stesso esercizio, sfruttando diversi assi e direzioni per orientare i movimenti, senza mai tralasciare il potenziamento del core.
3. Che caratteristiche deve avere un allenamento funzionale?
Può capitare che il termine “allenamento funzionale” o “functional training” sia utilizzato in modo improprio.
Perché possa essere effettivamente e correttamente definito tale, deve rispondere al alcune caratteristiche intrinseche:
- deve coinvolgere più distretti muscolari contemporaneamente
- deve lavorare sul core, sulla propriocettività, sul controllo motorio
- deve puntare allo sviluppo delle funzionalità specifiche di un movimento naturale e quotidiano
- deve sfruttare l’instabilità di attrezzi o posizioni
- deve sempre essere un allenamento personalizzato in base ad abilità, caratteristiche fisiche e obiettivi
4. Quali sono i benefici dell’allenamento funzionale?
Proprio grazie alla sua natura articolata e complessa, i benefici sono davvero numerosi.
- Stimola l’adattamento funzionale
- Aumenta la resistenza fisica
- Migliora equilibrio e stabilità
- Aumenta la forza e la massa muscolare
- Migliora la coordinazione e la reattività
- Tonifica e supporta il dimagrimento
- Migliora l’attività cardiovascolare e respiratoria
- Migliora la mobilità articolare e la flessibilità muscolare
- Migliora il controllo motorio e la consapevolezza corporea
- Migliora la postura
- Previene lesioni e infortuni
- Riduce lo stress
5. Quali attrezzi servono per un allenamento funzionale?
Trattandosi di un percorso fortemente personalizzato (rivolgiti a un personal trainer professionista e specializzato per impostare il programma più adatto a te), è possibile gestirlo a vari livelli, con o senza attrezzi, in palestra o nella tua Home Gym.
Spesso sono sufficienti esercizi al corpo libero. Sfruttare il nostro peso corporeo, assumendo o mantenendo particolari posizioni, fa da solo gran parte del lavoro.
In altri casi potrai aiutarti con alcuni attrezzi, che potrai facilmente inserire nella tua Home Gym, anche se lo spazio è ridotto.
Potrai sfruttare kettlebell, i classici attrezzi da pilates, come elastici e fitball, una corda, bilancieri, manubri, una balance board. Ti potrebbe tornare molti utile un Trx.